Raccolta, Terminazione e Transito su rete fissa TIM
Quali sono i passi da fare per aprire l'accesso di clienti TIM e di Operatori terzi a numerazioni non geografiche a sovrapprezzo di Operatore?
Al fine di usufruire del servizio è necessaria la preventiva interconnessione della rete dell’Operatore alla rete di TIM.
Per quanto riguarda l’accesso dei clienti TIM alle Numerazioni Non Geografiche (NNG) a sovrapprezzo di Operatore, l’Operatore deve sottoscrivere l’accordo di accesso (da rete Fissa o da rete Mobile o entrambi) alle NNG, presenti nel Piano di Numerazione Nazionale vigente, ad esso assegnate.
In caso di accesso dai clienti di rete fissa TIM alle NNG a sovrapprezzo di Operatore, l’Operatore avrà la facoltà di sottoscrivere anche l’accordo di “Fatturazione conto Terzi” che disciplina il modello dell’anticipo e conguagli. In caso di mancata sottoscrizione, TIM, in conformità all’Offerta di Riferimento vigente, applicherà il modello dell’incassato, versando all’Operatore quanto realmente incassato dalla clientela chiamante.
Una volta firmato il contratto di accesso, l’Operatore invia una richiesta scritta di configurazione delle proprie NNG comunicando il prezzo che intende adottare per il servizio in questione.
La configurazione sulla rete fissa di TIM avverrà entro il termine di 15 giorni solari dalla data di ricezione formale della richiesta, se i prezzi non sono presenti nelle griglie pubblicate nell’ Offerta di Riferimento vigente (Sezione relativa all’”Accesso di abbonati TIM ai servizi su Numerazioni Non Geografiche di altro Operatore: remunerazione per il servizio di fatturazione conto terzi”), o in 7 giorni solari se la richiesta presenta prezzi allineati con le griglie pubblicate in detta Sezione dell’ Offerta di Riferimento vigente.
La configurazione sulla rete mobile di TIM, pur non essendo un servizio regolamentato, avviene entro 45 giorni solari dalla data di ricezione della richiesta.
Per l’accesso invece da parte dei clienti di Operatori terzi alle NNG a sovrapprezzo di Operatore, i due Operatori interessati devono stipulare tra di loro l’accordo di accesso e informare tempestivamente TIM Wholesale tramite l’invio di una comunicazione scritta. Parallelamente, è necessario che i due Operatori accedano al “Portale Transiti”, presente all’interno del Portale Wholesale di TIM, ed inseriscano, nella specifica sezione, l’accordo di transito. Tale inserimento, permette la corretta valorizzazione, da parte di TIM, del traffico in transito sulla propria rete, assicurando il modello cosiddetto della “fatturazione a cascata”.
In che modo è possibile monitorare la situazione complessiva degli ammontare di traffico raccolto e degli acconti e conguagli corrisposti?
Il modello di Fatturazione Conto terzi si applica esclusivamente all’accesso dai clienti di rete fissa di TIM alle NNG a sovrapprezzo di Operatore.
Al fine di verificare il traffico raccolto, oggetto di fatturazione e di incasso da parte di TIM, nonché tutte le altre informazioni connesse alla gestione del contratto di “Fatturazione conto Terzi”, l’Operatore potrà accedere alla sezione PINC, all’interno dell’area riservata del Portale www.wholesale.telecomitalia.com, autenticandosi con UserID e Password che dovranno essere richieste, tramite l’Account Manager, al momento della stipula del contratto.
I dati relativi agli anticipi e conguagli vengono comunicati all’Operatore tramite una lettera ufficiale. Le lettere inviate vengono poi archiviate e pubblicate in PINC.
Nella sezione PINC vengono anche pubblicati i dati relativi al traffico in transito sulla rete di TIM e diretto alle NNG di altro Operatore.
In caso di disallineamenti tra i dati pubblicati in PINC e gli ammontari di traffico risultanti sui sistemi di Interconnessione dell’Operatore, l’Operatore può aprire un reclamo formale e verranno predisposte le attività di confronto tra i dati registrati sui sistemi di valorizzazione di TIM (confrontando i dati all’Interconnessione con i dati oggetto di fatturazione Retail) ed i dati risultanti sui sistemi di valorizzazione dell’Operatore.
Quali garanzie mette in atto TIM per evitare i rischi frodi?
TIM mette in atto tutte le funzionalità di controllo presenti nella procedura interoperatore che viene definita ed aggiornata da tutti gli Operatori e validata da AGCom.
In caso di superamento delle soglie di controllo sui dati di traffico e situazioni di consumi anomali, TIM attiva delle comunicazioni sia verso il cliente finale, sia verso gli Operatori assegnatari delle Numerazioni oggetto di tali verifiche e si procede all’applicazione di quanto stabilito nella Delibera 27/08/CIR.
In pratica, in presenza di situazioni “anomale”, di fenomeni “significativi” e di una denuncia/reclamo formale da parte del cliente, TIM ha la facoltà di inibire la fatturazione verso la clientela chiamante e sospendere il processo di fatturazione del traffico, oppure, nel caso in cui il processo di billing si sia già attivato, di trattenere le somme relative al traffico anomalo, trasferendo gli eventuali incassi già percepiti per conto degli Operatori in un conto fruttifero vincolato destinato alla specifica gestione di tali incassi.
Le attività gestionali ed amministrative per la prevenzione delle frodi, sono dettagliate nell’Offerta di Riferimento vigente di TIM - Sezione: “Accesso di abbonati TIM ai servizi su Numerazioni Non Geografiche di altro Operatore: remunerazione per il servizio di fatturazione conto terzi”.
E' possibile istituire un fondo comune tra TIM ed Operatore con il quale compensare i rischi di frode?
Non è possibile istituire un fondo comune tra TIM ed Operatore per compensare i rischi in capo ad entrambi, ma esiste una procedura interoperatore che viene gestita in AGCom e che viene riportata in tutti i contratti sottoscritti tra gli Operatori del mercato.
Il tema delle frodi è sempre e comunque presidiato in AGCom che, tramite i tavoli interoperatore, allinea direttamente tutti gli attori presenti sul mercato di riferimento.
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