I costi che l’Operatore deve sostenere consistono essenzialmente in:
- un importo “una tantum” per la configurazione dell’interconnessione;
- contributi e canoni relativi alle interfacce di accesso (porte) ai nodi di commutazione di rete mobile TIM attraverso i Punti di Interconnessione (l’Operatore, sulla base dei volumi di traffico che intende terminare, stima la numerosità di flussi/porte, concordando con TIM un apposito piano impiantistico).
- contributi e canoni relativi all’eventuale approvvigionamento dei flussi di interconnessione a 2 Mbit/s all’eventuale fornitura del servizio di co-ubicazione;
Una volta che l’interconnessione è realizzata, l’Operatore dovrà sostenere:
- il costo di terminazione delle chiamate consegnate alla rete mobile di TIM, Il criterio di tariffazione è “al secondo di conversazione”;
- nel caso di chiamate vocali instradate senza l’anteposizione del Routing Number (previsto dalla soluzione tecnica di “Direct routing”), il costo a conversazione del servizio di Triggering.